Stupore – Emozione


Quale emozione positiva provi più spesso?

Suggestione immagine, grazie #GiusyCalia

Jorge Luis Borges, supremo esploratore del dubbio e delle infinite prospettive del reale, amava citare una riflessione del suo adorato Gilbert Keith Chesterton, il grande scrittore e polemista inglese, noto alle masse per la creazione del personaggio di Padre Brown. La riflessione, come Borges la ripeteva, era la seguente: “Tutte le emozioni passano, solo lo stupore rimane”. Intuizione altamente significativa, evidentemente, per l’autore argentino, che in una celebre poesia, Le strade, descriveva le vie della sua Buenos Aires come “quasi rese invisibili dall’abitudine”.

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“Tutte le emozioni passano, soltanto lo stupore rimane.”

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Che cosa è il cibo? Cosa vuol dire Mangiare?


Cosa ti incuriosisce?

Massimo Montanari

Certo, mangiare è tutto ciò che la derivazione latina ci tramanda, ma non solo quello già nominato nella domanda: c’è di più e credo che sia quel di più che costituisce il più preciso significato del mangiare, ossia mangiare significa per chiunque: mordere, divorare (da mandere e manducus) e quindi incorporare e tutto ciò può essere fatto convivialmente oppure no, con piacere oppure no, come forma consolatoria oppure no.

Fatto sta, che mangiare significa – ripeto, inconsciamente per chiunque – l’atto del ‘metter dentro’, dell’incorporare (‘cibo’), cibo tra parentesi e tra virgolette perché cibo è tutto, e, di conseguenza, è il ‘permesso’ che ognuno (si) dà di entrare/far entrare dentro di sé.

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Che differenza c’è tra MANGIARE e NUTRIRSI?


Kolonistuga –


Qual è la storia dietro il tuo soprannome?

Qual è la storia dietro il mio soprannome?

Kolonihaven

Se si cerca la definizione, sul web, oggigiorno si trova questa. Risalendo il fiume della mia storia, la personale biografia, si risale agli anni ’90, inoltrati. Periodo fiorentino, Facoltà di Architettura. Un progetto sull’architettura rurale nordica, un concorso internazionale per riprogettare da parte di archistar, come si usava definirle, il concetto di “casetta degli attrezzi” dalle dimensioni ridottissime…un minuscolo luogo ideale, dove riporre attrezzi e sogni, una sorta di borsa alla Mery Poppins, una sorta di luogo/teatro magico alla stregua del teatro psicodrammatico…

Mi piaccque molto questa magia racchiusa in questo termine che deriva da Kolonihaven norvegese, da lì prima mail ufficiale e poi tutto il resto….

Quello che è sempre stato!


Cani o gatti?

Gatti, tanti, Regnanti ovunque

Ricordo: Cara Pippi…

201. Non dormire mai da solo.