Conversazioni sul presente in Guerra – Francesca Mannocchi


#Conversazioni sul presente in #Guerra – Bologna

Come si va a raccontare la gravità di un numero?

Francesca Mannocchi

Francesca Mannocchi

Tutto quello che accade, accade in chiave storica

Francesca Mannocchi

Francesca Mannocchi

Cronaca e contesto vanno tenute insieme

Mannocchi

Le istituzioni hanno bisogno di essere rese contemporanee, qualcosa è andato in cortocircuito

F.Mannocchi


MUCHA – CHINI Firenze – Museo degli Innocenti


#artnouveau #liberty #mucha #chini

MUCHA

Alphonse Mucha. La Seduzione dell’art Nouveau

Il Museo degli Innocenti presenta la mostra dedicata ad Alphonse Mucha, l’artista ceco fondatore dell’Art Nouveau. La mostra, intitolata Alphonse Mucha. La Seduzione Dell’art Nouveauaperta fino al 7 aprile e curata da Tomoko Sato con Francesca Villanti, offre oltre 170 opere, da manifesti a dipinti, esplorando la carriera di Mucha in modo tematico.

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Tra le sezioni principali, “Donne, Icone e Muse” si focalizza sull’influenza di Sarah Bernhardt, mentre la “Cultura Bretone” mostra l’interesse di Mucha per la cultura celtica. La sezione dei “Manifesti Pubblicitari” rivela l’innovazione di Mucha nel connubio tra arte e pubblicità.

L’”Epopea Slava” rappresenta un ritorno alla patria nel 1910 e un impegno verso la storia slava. La sezione conclusiva esplora “Lo Stile Mucha” e il suo impatto sull’Art Nouveau in Italia. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Firenze e dall’Ambasciata della Repubblica Ceca, integra un progetto di solidarietà in collaborazione con Komen Italia, utilizzando parte dei proventi per progetti di tutela della salute delle donne.

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Tra fine ottocento e inizio novecento Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo, e Alphonse Mucha, anche grazie all’incontro con Sara Bernhardt, diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti. Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso “stile Mucha”.
Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.

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Museo degli Innocenti


“Anish Kapoor. Untrue Unreal” Firenze 2024


“Anish Kapoor. Untrue Unreal”

Entrata Palazzo Strozzi – Firenze 2024

La grande mostra di Kapoor a Palazzo Strozzi
Il percorso espositivo di Anish Kapoor. Untrue Unreal, aperto fino al 4 febbraio 2024, condurrà i visitatori attraverso opere storiche e recenti produzioni, invitando a entrare in contatto diretto con un’arte discordante ed effimera. Le opere di Anish Kapoor, che ha da poco inaugurato a Napoli una avveniristica stazione della metro, uniscono infatti spazi vuoti e pieni, superfici assorbenti e riflettenti tramite materiali disparati (come pigmento, pietra, acciaio, cera e silicone) che vengono manipolati, scolpiti, levigati, saturati e trattati mettendo in discussione il confine tra plasticità e immaterialità.

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Conferenza

Che ruolo ha, oggi, il pubblico nel mondo dell’arte?

Riflettendo sulla domanda posta in partenza, la personale Untrue Unreal di #AnishKapoor, allestita nelle sale di Palazzo Strozzi Firenze e curata da Arturo Galansino, è una mostra che sembra riuscita a metà e può essere riassunta attraverso tre elementi chiave: stuporeplasticità e il nero più nero di tutti. Il percorso della mostra si articola in otto sale e propone opere storiche e di recente produzione che dialogano con l’architettura del palazzo e con il pubblico.

Nonostante Anish Kapoor abbia dichiarato in passato, e continui a farlo, di non avere “niente da dire” con la sua arte, è proprio questa dichiarazione che apre le porte ad una pura libertà di interpretazione. Ciò che egli pone dinanzi ai nostri occhi sono opere liquide, che si adattano al contenitore che le accoglie e alla visione di ogni singolo osservatore, il quale diventa l’innesco che attiva l’opera che, per come è pensata, esiste in un tempo e in uno spazio in cui esiste il pubblico. Di fronte all’incontro tra l’irreale e l’inverosimile, non tutte le opere riescono a mettere veramente in discussione i sensi del visitatore; tuttavia è proprio la scelta di soffermare l’attenzione nei confronti della materia delle opere, vera e propria unione di spirito e carne, e di utilizzare immagini archetipiche e preculturali, slegate da qualsiasi preconcetto, a rendere la mostra nel complesso coinvolgente ed interattiva, anche per gli spettatori più scettici e distanti dal mondo dell’arte.

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“CONTROCORRENTE” JAGO-BANKSY-TVBOY


Palazzo Albergati – Bologna

Jago – First Baby

Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente

Jago, Banksy e TvBoy hanno sovvertito le regole dell’arte, rifiutando di entrare a far parte di un sistema imbrigliato ed escludente; sono tre artisti hanno “creato un precedente” e fatto parlare della loro arte arrivando al cuore del grande pubblico.
“Controcorrente” si presenta, appunto, come una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla Girl with Baloon Bomb Love di Banksy; Apparato circolatorio Memoria di sé di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano.

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Jago, Apparato Circolatorio

Circa 60 opere allestite in un percorso unico e sorprendente alla scoperta degli “enfants terribles” dell’arte, che non poteva che essere ospitata a Bologna, città della controcultura per eccellenza.
Un dialogo – suddiviso in 4 sezioni – che porta il visitatore a cogliere le corrispondenze esistenti tra i diversi orientamenti nell’elaborazione delle tendenze legate alla Street Art europea che, in questo momento, è un punto di riferimento internazionale.


Cappelle Medicee – Firenze


Cappelle Medicee

Cappelle Medicee

Le cappelle medicee costituiscono dal 1869 un museo statale, ma la loro storia è strettamente legata a quella della Chiesa di San Lorenzo, a cui appartengono.

Il museo è costituito dalla Sagrestia Nuova, disegnata e concepita nel suo arredo scultoreo da Michelangelo, dalla Cappella dei Principi, monumentale mausoleo in pietre dure, dalla Cripta, dove sono sepolti i Granduchi Medici e i loro familiari, e dalla Cripta lorenese, che accoglie, oltre alle spoglie della famiglia dei Lorena, il monumento funebre a Cosimo il vecchio “Pater Patriae” .

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OPERA ReBOrn, MOSTRA MERCATO di pezzi unici del Teatro Comunale


OPERA ReBOrn, MOSTRA MERCATO di pezzi unici del Teatro Comunale

Teatro Comunale di Bologna – ARTFORFUN(D)

29 Settembre Bologna